Vernaccia di Oristano DOC Ris. 2001
Vino da dessert
Oro alchemico e conturbante, dalle presunte proprietà curative, antico quanto lo è la terra in cui nasce e invecchia. Si dimostra un affidabile complice in abbinamenti gastronomici più che azzardati. Da provare.
Premi e riconoscimenti
GLI ULTIMI RICONOSCIMENTI IN ORDINE CRONOLOGICO
Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2001
Aspetto
Oro antico.
Profumo
Al naso rivela intriganti sensazioni di miele di castagno e amaretto, burro, caffè e cotognata, macchia marina e note smaltate.
Sapore
Articolato al gusto, moderatamente dolce e fresco, quasi liquoroso, chiude con persistenza di mandorla amara.
Curiosità
Sinuosa e antichissima, la Vernaccia è una signora seducente, ammaliante dalla storia millenaria. Nasce e si sviluppa al ritmo delle prime popolazioni indigene della Sardegna. Origini e significato del suo nome sono la storia nella storia: una mescla esotica tra Vernum, traduzione latina di primavera e quindi rinascita, e Vernacula, ovvero del luogo.
Già i punici erano abili vinificatori di questo nettare sacro quanto la terra da cui trae origine. Lo raccontano i reperti archeologici frutto di scavi in quel di Tharros, antica città costiera di epoca punica a pochi chilometri da Oristano.
Dai primi anni Cinquanta ad oggi, la scelta di Silvio Carta è stata incentrata, principalmente, alla valorizzazione di questo vino, il più antico di questa area della Sardegna, addirittura dalle presunte virtù curative.
Vino complesso, quasi alchemico, e conturbante, la Vernaccia firmata Silvio Carta è l’esatta espressione di quest’angolo di mondo incantato. Ottimo per accompagnare il dessert, da azzardare con le ostriche, idilliaco con crostini di bottarga.